venerdì 31 luglio 2015

Autosufficienza informatica




Tante volte abbiamo parlato di autosufficienza alimentare, anzi la quasi totalità delle volte l'autosufficienza è intesa esclusivamente come il rendersi autonomi e indipendenti dal punto di vista del sostentamento alimentare. In realtà, l'autosufficienza deve essere intesa in un'ottica più vasta, una filosofia di vita che può essere applicata nei molteplici aspetti del vivere quotidiano. Prendiamo ad esempio questo post: in questo momento sto scrivendo su un vecchio netbook recuperato che non aveva più speranza di essere riutilizzato, il suo scarso equipaggiamento hardware e il sistema operativo di cui era dotato inizialmente, lo avevano reso talmente lento da rendere oggi impossibile il suo utilizzo. Per fortuna la comunità informatica indipendente ci regala prodotti eccezionali, frutto esclusivo della passione e dell'intelligenza di persone che hanno come unico scopo la condivisione della conoscenza. Armato di buoni propositi ho cominciato una ricerca sui diversi sistemi operativi che potevo installare al posto di “finestre”, dopo una lunga immersione nel mare magno internettiano la scelta è ricaduta su una versione “alleggerita” di linux che bene si adattava all'hardware che il piccolo netbook aveva in dotazione. Il sistema operativo si chiama LUBUNTU ed è il fratellino minore di UBUNTU che viene installato sui notebook o sui desktop. LUBUNTU impiega una frazione delle risorse hardware rispetto a UBUNTU e addirittura un decimo rispetto a windows.
Desktop di LUBUNTU

L'installazione è semplicissima, se si ha un minimo di conoscenza informatica e, comunque, in rete si trovano una miriade di tutorial per l'installazione dedicati a chi non ha sufficiente dimestichezza con il mondo dei computer. Una volta completata l'installazione, ho riavviato il computer e con sommo gaudio e profonda soddisfazione era veloce e scattante come una lepre! Il vecchio netbook che impiegava un quarto d'ora solo per accendersi, che rimaneva impallato per il 90% del tempo in cui era acceso e con il quale era impossibile anche scrivere un semplice documento in word (figuriamoci altro) era diventato un concentrato di rapidità e potenza. L'utilizzo del sistema operativo è facile e intuitivo e ricorda quello dei primi windows. A questo punto ho cominciato ad esplorare i programmi interni al sistema operativo per cercare il minimo indispensabile per scrivere, mandare mail, ecc. Vedendo che gli sforzi dei programmatori si erano esauriti nella scrittura del sistema operativo e che i programmi interni non erano un granché, ho cominciato a cercare su internet i vari programmi open source che potevano essere installati su linux. Ah, a proposito, open source (per chi non lo sapesse) significa che i programmi sono aperti e modificabili da chi ne abbia competenza e voglia. Il codice sorgente è a disposizione della vasta comunità di programmatori volontari che periodicamente rilasciano nuove versioni del software. La quantità di software gratuito che è presente in rete è impressionante, per ogni prodotto a pagamento ce ne sono decine free, in molti casi il programma free è allo stesso livello di quello di una software house e in diversi casi superiore. Il primo scoglio era sostituire office, uno standard ormai consolidato nei software per videoscrittura, fogli di calcolo, database e presentazioni (fa anche altre cose, ma queste sono le principali). Dopo una breve ricerca la scelta è ricaduta su LIBREOFFICE, compatibile con i file di office, sostituisce in maniera più che adeguata la più conosciuta e usata suite di microsoft. LIBREOFFICE ha gli stessi strumenti e non costa nulla; se vogliamo un prodotto versatile ed efficiente per scrivere, fare presentazioni e gestire fogli di calcolo, questo è un ottimo software e tra l'altro, come si può vedere nell'immagine qui sotto, lo sto usando per scrivere questo post.


Una volta sistemata la questione office, ho cominciato a cercare i diversi programmi per rendere più felice ed appagante la mia nuova esperienza informatica: programmi per ascoltare musica e vedere video, in questo caso la dotazione software di LUBUNTO è risultata esaustiva, infatti all'interno del sistema operativo sono presenti due ottimi software per ascoltare musica (AUDACIOUS) e per vedere film e video (GNOME MPLAYER). A questo punto sono passato ai programmi di grafica, in questo caso io già utilizzavo due ottimi programmi free: GIMP e INKSCAPE, il primo serve per gestire immagini e fotografie ed è uno standard anche su windows, mentre il secondo serve per il disegno vettoriale, diciamo una specie di corel draw. Il tasto dolente per linux è ancora il cad, dove purtroppo il ruolo dominante di autocad non ha ancora consentito lo sviluppo di uno standard alternativo, però se il cad vi serve per fare, ad es., il vostro progetto in permacultura, LIBRECAD può essere un valido aiuto ed è completamente gratuito. Naturalmente serviva anche un programma per navigare in internet ed anche in questo caso il mio nuovo sistema operativo aveva al suo interno un ottimo software per la navigazione web: FIREFOX, diffusissimo anche in versione windows. L'ultimo software installato è stato il programma per la posta elettronica, in questo caso ho scelto il THUNDERBIRD, molto semplice da usare ed estremamente veloce. Comunque se non ve la sentite di passare a linux, tutti i programmi citati hanno una versione windows, quindi li potete tranquillamente utilizzare.
Avevo iniziato con un po' di titubanza, non sono un informatico ne ho particolari predisposizioni alla materia ed era la prima volta che mettevo le mani sul sistema operativo del computer, ma alla fine sono estremamente soddisfatto, ho recuperato un rottame che giaceva in fondo a un cassetto da un paio di anni e l'ho trasformato in una macchina perfetta senza spendere un euro. Il netbook era stato comprato diversi anni fa ed ora ha un valore di mercato inferiore ai 50 euro, il passaggio a linux lo ha restituito a nuova vita e ha consentito di risparmiare migliaia di euro per l'acquisto di un nuovo computer e di tutti i software installati. L'autosufficienza informatica è possibile e facile da realizzare, basta solo un vecchio computer, se non lo avete lo potete comprare a poco prezzo o recuperare tramite scambio/baratto, un collegamento a internet e un po' di buona volontà, come per tutte le cose. Ciao e a presto

Nessun commento:

Posta un commento

Amsterdam: una città a misura di ape

Il declino inesorabile delle popolazioni di insetti a livello mondiale viene ormai considerato il prodromo di una vera e propria estinzione...