venerdì 12 giugno 2015

Liscivia - Metodo a freddo


La preparazione della liscivia con il metodo a freddo non è altro che la riproduzione di un fenomeno naturale chiamato lisciviazione. In sostanza si tratta dell'estrazione di elementi solubili all'interno di una massa solida tramite un solvente. Nel nostro caso il solvente è acqua distillata e il solido è la cenere. Il passaggio dell'acqua attraverso la cenere fa entrare in soluzione i vari sali presenti nella cenere creando una soluzione alcalina che viene utilizzata come sbiancante e detergente sia per i panni sia per altri usi domestici.
Della serie non si butta via niente, in questo post impareremo a fare la liscivia (o lisciva, o liscia, oppure in toscana ranno) con il metodo a freddo senza spendere soldi ed utilizzando esclusivamente ingredienti reperibili in casa. I componenti sono sostanzialmente 2: acqua piovana e cenere di legna. Si può utilizzare anche l’acqua demineralizzata, ma dato che ci siamo impegnati a raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza e non vogliamo sprecare, utilizzeremo l’acqua piovana sapientemente raccolta durante le piogge. Il secondo ingrediente è la cenere di legna, meglio se di legno duro (ulivo, quercia, ecc.), ma comunque la cenere deve provenire da legna e non da compensati, carte, cartoni e legni trattati. Andrà benissimo la legna della vostra stufa o camino, o se abitate in un appartamento con altri sistemi di riscaldamento, potete contattare una pizzeria con forno a legna che sarà felice di regalarvi un sacco di cenere che altrimenti andrebbe a finire in un cassonetto.
Veniamo all’attrezzatura necessaria per la fare la liscivia, semplicissima: 
  • 8-10 litri di acqua piovana o acqua demineralizzata
  • Un recipiente in plastica o acciaio (l'importante che non sia in alluminio che reagisce con la liscivia) per contenere la cenere (Foto 1). La plastica è l'ideale, anche perché bisogna realizzare un buchino sul fondo per far defluire la liscivia (Foto 2). Il contenitore deve poter contenere 30 litri di cenere.
  • Un recipiente in plastica più piccolo per raccogliere il liquido (da 3 litri è più che sufficiente)
  • tessuto-non tessuto o toulle (Foto 3). 
  • Setaccio per la cenere (colino in metallo).


Cominciamo a setacciare la cenere con un colino di metallo in modo da ottenere una polvere omogenea senza pezzetti di carbone o legno incombusto. La cenere viene setacciata in modo da aumentare il tempo di ritenzione dell'acqua all'interno della cenere producendo una liscivia più forte.
Il recipiente deve essere in grado di contenere 30 litri di cenere (3-4 secchi da muratore per intenderci). Alla base del contenitore viene realizzato un foro con una punta da trapano da 8-10 mm (foto 2). Se il recipiente si sviluppa in altezza è meglio perché, ovviamente, l'acqua passa attraverso la cenere seguendo un percorso più lungo e si arricchisce maggiormente di sali.
Il primo da strato da fare all'interno del contenitore  è composto da 5 cm di ghiaia o da altrettanti centimetri di legnetti spezzettati (Foto 4), questo strato permetterà un corretto drenaggio della liscivia. Sopra questo strato mettiamo un quadrato abbastanza grande di tessuto non tessuto o di toulle (Foto 6). La grandezza del tessuto non tessuto è funzione della larghezza del contenitore. Il concetto è comunque quello di separare lo strato di drenaggio dalla cenere per non mischiare il tutto ed evitare otturamenti. A questo punto possiamo versare la cenere nel contenitore (Foto 7).
Il recipiente viene messo su un supporto in modo che il buco possa lasciar colare la lisciva in un secondo recipiente in plastica (Foto 8).
A questo punto si prende l'acqua e si riscalda in una pentola (ovviamente sopra la stufa a legna). Questo passaggio non è obbligatorio, ma l'acqua calda produce una migliore reazione con la cenere e quindi una liscivia più forte. Si crea una piccola depressione nel centro della cenere e si versa lentamente l'acqua calda, lasciandogli il tempo per filtrare all'interno (Foto 9). Il modo migliore è quello di versarlo in piccole quantità, ad es. con una tazza. Terminato di versare l'acqua nel contenitore, non succederà nulla per 30-40 minuti, trascorsi i quali l'acqua avrà attraversato tutta la cenere e comincerà a colare dal foro di uscita in fondo al contenitore (Foto 10). Con questa procedura non abbiamo fatto altro che riprodurre un fenomeno naturale chiamato lisciviazione, la liscivia così prodotta (Foto 11 e 12) avrà una forza minore di quella realizzata a caldo (facendo bollire per ore una miscela di acqua e cenere), ma se ritenete la potrete rinforzare facendo evaporare l'acqua tramite bollitura della liscivia.
Una volta ottenuta la liscivia la potete adoperare come sbiancante, disinfettante e detergente, oppure potete fare il sapone come ho fatto io, ma questa è un'altra storia, pardon un altro post...
Sapone naturale fatto dalla liscivia a freddo

P.S. Il sapone sembra lo skifiltor (qualcuno se lo ricorderà) ma vi assicuro che fa un buon odore, ancora non lo posso usare perchè deve stagionare un po', per adesso è troppo aggressivo e brucia un pò, ma passando il tempo (almeno 4 mesi) tenderà sempre più alla neutralità e potrà essere usato come sapone per le mani o per la lavatrice a seconda del pH che raggiungerà.


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